Questa leggenda è ambientata in India, durante il periodo in cui il caffè iniziò a diffondersi dal Medio Oriente all’India meridionale.
Baba Budan era un santo sufi indiano che aveva fatto un pellegrinaggio a La Mecca. Durante il suo viaggio, ebbe l’opportunità di assaggiare il caffè e ne rimase affascinato dalle sue proprietà rinvigorenti e dal suo aroma irresistibile. Decise che avrebbe portato il dono del caffè nella sua terra natia, l’India.
Durante il suo ritorno in India, Baba Budan nascose sette semi di caffè sotto la sua cintura e li portò con sé. Quando tornò nel suo villaggio natale, le colline di Chikmagalur, piantò questi semi nei pendii delle montagne. Questo fu il primo atto di coltivazione di caffè in India.
Con il passare del tempo, i semi di caffè piantati da Baba Budan crebbero rigogliosi e diedero origine a piante di caffè. La regione di Chikmagalur, grazie al suo clima favorevole, divenne presto famosa per le sue coltivazioni di caffè. La pratica di coltivare caffè si diffuse in tutto il Sud dell’India, contribuendo alla creazione di un’industria caffettiera fiorente in questa regione.
Questa leggenda sottolinea l’importanza di Baba Budan nel portare il caffè in India e stabilire le basi per la coltivazione di questa pianta in una nuova regione. Ancora oggi, il nome di Baba Budan è associato alla tradizione del caffè in India, e le colline di Chikmagalur sono ancora famose per le loro piantagioni di caffè di alta qualità.